Un liquido che una volta iniettato nelle vene
del paziente le "
illumina" evidenziando le cellule tumorali. Si tratta
di una nuova tecnica molto utile in caso di metastasi o di cancro allo stadio
iniziale, che pone le basi per un intervento con notevoli probabilità di successo.
Il ritrovato è stato messo a punto dai ricercatori della
Purdue University
nell'Indiana, Stati Uniti, e della divisione di medicina oncologica della
Mayo
Clinic di Rochester, Minnesota, che promettono di approntare la tecnica in
"
maniera non invasiva".
La conta delle cellule tumorali eseguita in vivo offre
due vantaggi:
l'esito dell'esame è immediato e si abbattono i costi rispetto
alle normali analisi di laboratorio. Il passo successivo verso il suo impiego
clinico consiste nel ridurre all'osso l'attrezzatura necessaria al test, in modo
da rendere questa tecnologia diagnostica
portatile.