- Sei su:
- Homepage >
- Lifestyle >
- Salute-benessere >
- Dieta e nutrizione >
- Disturbi alimentari
Cosa mangiare dopo le coliche intestinali
Capita di essere colpiti da improvvisi dolori alla pancia con continui movimenti che avvertiamo all’altezza colon. Ci troviamo in quel caso di fronte a possibili coliche intestinali, con il rischio che sfocino in diarrea e nausea. Di fronte a questa situazione scatta la fatidica domanda: cosa mangiare dopo aver avuto questo problema? Prima di tutto bisogna mettersi a riposo, in quanto l’organismo deve recuperare da un disturbo che può essere sia di natura psicologica (stress, tensione, preoccupazione) che fisica (qualche eccesso a tavola o un’intolleranza alimentare). Insomma, il primo consiglio è quello di non sottoporre il corpo a ulteriori fatiche; il secondo è quello di bere acqua (non gassata) spesso e in piccole quantità in modo da garantire un’adeguata idratazione, ancora più importanti se in presenza di scariche diarroiche.
L’alimentazione rappresenta quindi il rimedio più semplice e naturale: nella fase più acuta delle coliche intestinali è meglio non mangiare nulla. Peraltro, è un compito facile: quando c’è il dolore, in genere, non c’è la sensazione di fame. Tuttavia, quando passa il momento più difficile, il consiglio principale è quello di evitare cibi grassi e difficili da digerire per almeno tre giorni. Dunque, assolutamente vietato qualsiasi tipo di fritto, le bevande alcoliche (il mito che un bicchiere di vino possa aiutare va assolutamente sfatato) e il caffè. Gli altri cibi fortemente sconsigliati nelle 72 ore successive alla fase acuta sono i latticini, anche perché c’è la possibilità che il soggetto presenti un’intolleranza al lattosio, gli insaccati, che presentano molti grassi e sale, il cioccolato e in generale gli alimenti che richiedono uno sforzo alla mucosa gastrica (per esempio i pomodori).
Cosa mangiare dunque in caso di coliche intestinali? Di sicuro il riso in bianco con un filo d’olio a crudo e una spruzzata di parmigiano aiuta a non appesantire il nostro organismo. Anche il pane può essere consumato in quantità moderata (non oltre i 30 grammi), mentre un errore comune è quello di preparare la pasta al sugo: questo rischia di far ripresentare il problema, perché come abbiamo visto il pomodoro ha un alto tasso di acidità.
Per quanto riguarda la frutta è meglio far ricorso a quella con effetti astringenti, quindi mela, banana e fragole, mentre per gli ortaggi la carota va bene sia cruda che bollita. Infine un buon succo di limone (magari lievemente zuccherato se non riuscite a berlo assoluto) può contribuire alla causa di nutrirsi al meglio dopo le coliche intestinali.

-
Dal web
